giovedì 25 giugno 2009

Recensioni Blog



Recensione positiva:
Uno dei blog che ho seguito con più interesse è stato "CINEparliamo" di Miriam Lupia.
Ho trovato il blog molto interessante sia dal punto di vista argomentativo che da quello strutturale.
Per quanto riguarda l'argomento, il cinema è qualcosa che attira l'attenzione di una vasta gamma di noi giovani. Miriam è riuscita a trattare tutti i generi (dal comico all'erotico, dall'horror ai film di denuncia), senza mai ergersi a critica cinematografica. Ha semplicemente analizzato la storia di questi generi attraverso i registi che hanno lasciato il segno e i film che li rappresentano, aggiungendo sempre video per ricordarceli.
Un elogio per la sua capacità di creare discussioni o comunque di renderci partecipi anche con semplici domande, quali "Quali sono le vostre attrici preferite?". E' una delle poche ad essere riuscita nell'intento del nostro corso: collaborare e partecipare.
Anche dal punto di vista strutturale il suo blog è degno di nota: è ricco di Gadget: da Google Adsense alla Barra Video;dalla playlist all'elenco dei suoi blog preferiti. Inoltre è da notare il suo impegno nel lavorare giorno per giorno in questo progetto.
A questo punto non mi resta che complimentarmi: BRAVA MIRIAM!

Recensione negativa:
"Tranquillità fuori schema" di Fabrizio Rende.
A mio parere questo blog è povero sia dal punto di vista argomentativo che da quello strutturale.
A livello argomentativo non c'è una tematica ben chiara e che abbia un nesso logico anche con il titolo. E' presente solo un post che segue a una piccola presentazione, nella quale ci spiega che ha tantissime idee e ci promette di svilupparle. Ma in realtà ha inserito un solo post riguardo il terremoto in Abruzzo (che permettetemi ne abbiamo già le tasche fin troppo piene).
A livello strutturale il blog è privo di gadget: non c'è un sondaggio, nè adsense, nè il talk, nè un elenco blog. Inoltre non sono presenti sostenitori, segno della poca pubblicizzazione!

mercoledì 24 giugno 2009

PRESENTAZIONE BLOG

Mitologia e Musica!



Come sappiamo nell'antica Grecia la musica aveva un ruolo rilevante, soprattutto nei racconti mitologici. Basti pensare al mito di Orfeo e al suo canto, o al canto delle Ninfee e così via...
Oggi la musica moderna spesso fa riferimento a figure mitologiche. Esse rappresantano i difetti dell'uomo moderno, oppure la metafora di storie autobiografiche per i cantautori moderni. Ecco alcuni esempi.
Primo tra tutti il mito di Orfeo. Era il dio delle Arti, della musica e della poesia. Una delle leggende su questa figura mitologica racconta la tragica morte della sua amata Euridice, uccisa da un serpente. Lui decide di andarsela a riprendere negli Inferi e convince Ade, ma ad un patto: non dovrà voltarsi fino a quando non saranno andati via dagli Inferi.Ma Orfeo non resiste nel cammino e si volta perdendo per sempre la sua amata.
Da questa vicenda sia Vecchioni che Carmen Consoli hanno preso spunto.
Nell'"Euridice" di Vecchioni è Orfeo che parla e racconta il perchè del suo voltarsi.



Invece Carmen Consoli nella sua "Orfeo" prende ispirazione dalla leggenda, ma con un'intenzione autobiografica: l'eroe rappresenta la liberazione dalla "media isteria" del passato della cantautrice. Rappresenta la liberazione e la visione della luce...un vero e proprio "ritorno alla vita". Come se Carmen rappresentasse una Euridice moderna, bendata, che non vede la luce e che ha bisogno del suo Orfeo che possa liberarla e riportarla verso una rinascita!



Un'altra figura mitologica, che è ripresa molto spesso dalla musica come anche da altre forme d'arte, è quella di Narciso.
Il mito racconta di un bellissimo giovane che era amato da tutti: donne e uomini. Ma lui non era interessato e tutti coloro che venivano rifiutati chiedevano vendetta.
Allora a vendicarsi è Nemesi, dea della vendetta, che lo condanna ad innamorarsi della sua immagine riflessa. Questa passione che non potrà mai essere corrisposta porterà Narciso alla morte.
A riprendere questo mito sono, ad esempio, Alanis Morissette e Carmen Consoli.
Nella "Parole di burro" della Consoli, si parla di una persona che mira sempre al suo tornaconto e le cui parole, benchè ricche di charme, sono di burro perchè scivolose. Il Narciso di cui si parla nella canzone vuole conquistare le donne solo per appagare la propria vanità: grazie al suo grande fascino risucchia l'altra persona fino ad annullarla ("Conquistami, inventami, dammi un'altra identità. Stordiscimi, disarmami e infine colpisci")



Anche nel testo della Morissette si parla di un Narciso moderno: un cocco di mamma che non ama mai chiedere scusa. Un esibizionista ed egoista abituato a ricevere tutto con troppa facilià. Un uomo da cui è lontana l'idea di reciprocità, di dialogo e di affetto.

lunedì 25 maggio 2009

Carta d'identità digitale di ALBERTO MARINO





1988: Il 15 luglio la vita dei miei genitori viene completamente stravolta con la nascita del loro terzo figlio...Il più pazzo!!! Fin dalla nascita ho avuto un contatto con la tecnologia, allora ancora analogica. Infatti ho tutti i filmati dei miei primi giorni di vita, grazie a una antica videocamera di mio padre.

1990: Sempre grazie ai filmati ho le prove di come ero già un appassionato di musica e di programmi televisivi musicali: a soli due anni mi incantavo davanti la tv quando trasmettevano concerti o trasmissioni musicali.

1994: Il giorno di Natale mio padre regala a me e a mio fratello il SUPER NINTENDO. Ecco i miei primi approcci con i videogiochi: Batman, Super Mario, Street Fighter, e tanti altri...

1997: Già da anni avevo avuto un approccio con il Pc. Mio padre aveva e ha tuttora un ufficio e ogni tanto mi divertivo a creare qualche disastro nei sui computer: scrivevo su word e usavo paint.

1998: Acquisto i miei primi cd. Fino ad allora avevo collezionato una serie di audiocassette. Il mio primo cd fu "Amore di Plastica" della Consoli. Lo stesso anno mio fratello comprò la Playstation e passavamo i nostri pomeriggi a sfidarci a "Soccer" o a giocare a "Crash Bandicoot".

2000: Stufi di giocare alla Play, io e miei fratelli decidemmo di venderla e di acquistare un computer da tenere in casa. E così fu! Oltre al pc iniziai ad usare anche il web: ricerche scolastiche e prime chat. "Puzzle Bubble" era la mia nuova droga!

2004: Internet inizia a diventare uno dei miei passatempi preferiti: ho il mio primo contatto Msn e creo un blog tutto mio su Livespace. Per la prima volta mi immetto nel mondo digitale vero e proprio: chatto, videochiamo e partecipo a dei forum!

2007: Inizia la mia vita universitaria e il primo compagno di viaggi è il mio portatile. Da allora siamo inseparabili...Naturalmente ho fatto di tutto per avere internet a Cosenza. Nel periodo pre-esami vivo su uniwex affinchè possa prenotarmi in fretta e non aspettare giornate intere per sostenere un esame.

2008: Nel secondo semestre inizia il corso di Esercitazioni di Informatica con il prof. Massara. Grazie al corso scopro tutti gli strumenti di google. Per me fino a quel momento era solo e soltanto un semplice motore di ricerca. Invece inizio ad utilizzare Google Docs, Maps e il Talk.

2009: Il mio modo di utilizzare il web viene incrementato dal corso di Ambienti Digitali. Ci viene chiesto di creare un blog su blogspot e di utilizzare i suoi strumenti. Inoltre mi rendo conto di come il web sia utile per Comunicare e Condividere. Condividere informazioni, interessi e, fino a quando lo permettono, anche disappunti!

"RAGAZZE INTERROTTE": a volte l'unico modo per rimanere sani è diventare un pò pazzi!



Siamo nel 1967 e la diciassettenne Susanna Kaysen (Winona Rider) si comporta come tutte le altre adolescenti sue coetanee: confusa, insicura e impegnata a dare un senso al mondo in continua evoluzione che ha intorno. Ma lo psichiatra che la visita per ordine dei genitori, dà a questo comportamento un nome preciso: disturbi della personalità che si manifestano attraverso l'incertezza riguardante la propria immagine, gli obiettivi a lunga scadenza, le amicizie e gli amori da avere e i valori da adottare. Così, dopo questa diagnosi, decide di non preoccuparsene più mandando Susanna al Claymoore Hospital. Qui conosce Lisa (Angelina Jolie), una sociopatica, il cui mondo attrae tantissimo la protagonista. Ma Susanne dovrà scegliere tra il mondo folle delle sue amiche nell'istituo e quello reale.
L'inquadratura è lenta e distanzia la protagonista. In questo modo notiamo la sua difficoltà a vivere in un mondo malato, che non le appartiene.
Diretto da James Mangold, il film è tratto dalle memorie di Susanna Kaysen sui suoi due anni trascorsi al Claymoore, dove analizza i confini tra l'essere libero e l'essere rinchiuso, tra amicizia e tradimento, tra follia e sanità mentale.

Ed è questo confine labile tra il folle e il sano, il motivo per cui vi consiglio di vedere questo film. Vi lascio qualche video...


"THE HOURS": un giorno qualunque nella vita di tre donne!






Visitando il blog di Miriam Lupia mi sono reso conto che in un blog sui miei interessi non potevo non parlarvi dei film che amo.
Uno di questi é "The Hours" di Stephen Daldry, con Nicole Kidman, Julianne Moore e Maryl Sreep. Il film è tratto dal libro omonino di Michael Cunningham e racconta un giorno nella vita di tre donne...le ore quotidiane che "non possono trovare pace evitando di vivere". Un giorno nello scorrere del tempo di tre momenti storici e di tre città diverse che convergono e si fondono in un'unica storia. Autolesionista e pesante è la vita di Virginia Woolf (un'irriconoscibile Nicole Kidman),che negli anni venti, nei dintorni di Londra, lotta contro la sua malattia mentale e scrive il suo romanzo Mrs. Dolloway. Ma anke la vita di Laura Brown (Julianne Moore),moglie e madre, che vive a Los Angeles alla fine della Seconda Guerra Mondiale , dedita alla lettura di Mrs Dalloway che la sta esortando a cambiare radicalmente la propria vita.
La stessa pesantezza la si riscontra nelle ore quotidiane dell'odierna New York di Clarissa Vaughan, moderna Mrs Dalloway, (Meryl Streep) che sta organizzando una festa in onore del suo amico poeta ed ex amante Richard che sta morendo di AIDS.
Il regista (onesto nei confronti del testo letterario e poco incline a concessioni spettacolari) costruisce un preciso e tragico meccanismo ad orologeria che scandisce i minuti di un film a tratti esageratamente calligrafico ed intellettualistico ma morbosamente intimo nel suo ingenuo/perverso desiderio di interrogarsi sul mistero della vita.

Il film fu cadidato a ben 9 premi Oscar, tra i quali miglior film, miglior regia e miglior attrice protagonista: Nicole Kidman nei panni della scrittrice Virginia Wolf.



mercoledì 13 maggio 2009

Un mondo senza convenzioni...senza certezze: una catastrofe o un viaggio interessante???



Ciao a tutti! Ieri, ascoltando una canzone del nuovo album della Rei, ho iniziato a viaggiare con la mente...Mi sono chiesto: se tutto ad un tratto ci trovassimo in un posto sconosciuto, senza certezze, senza convenzioni, un posto dove tutto quello in cui crediamo non ha senso, cosa succederebbe? Saremmo semplicemente disorientati, oppure avremmo un contatto diverso con la realtà? Senza alcuna convenzione saremmo liberi di essere quello che siamo o vivremmo soltanto nel disordine? Pensandoci bene forse potremmo essere come il "Buon selvaggio" di Rousseau: un uomo buono per natura. Un uomo buono perchè ancora non ha avuto contatto con le convenzioni imposte dalla società!
Da una canzone è partito tutto questo...Ditemi cosa ne pensate...Ascoltate il testo!